<h2 class="is-subtitle">Per i bergamaschi è il settimo pareggio in nove gare di campionato (il quinto di fila), i rossoneri mettono in fila l'ottavo risultato utile consecutivo</h2></p><div>
<p>Tanto valeva cercare un thriller su Netflix. Atalanta-Milan è stata 90 minuti di tensione, sempre quella sensazione che basti un errore per dare a qualcuno il ruolo del colpevole e decidere il finale. E’ finita 1-1 con i gol di Ricci e Lookman e alla fine è giusto: molto meglio l’Atalanta nel primo tempo, più equilibrio nel secondo. Il Milan sale a 18 punti, come la Roma, a -3 dal Napoli. L’Atalanta aggiunge un timbrino alla sua tessera di pareggi: è il quinto consecutivo, il settimo in nove partite di A. Resta l’unica imbattuta nei cinque grandi tornei assieme al Bayern ma insomma, va così così.<br/><br/><b>GOL BELLI -</b> Gol belli, va detto subito. Il vantaggio del Milan è stato episodico ed estetico. Minuto 3, c’è un angolo da destra di Bartesaghi, sulla palla respinta dalla difesa arriva Ricci che calcia di esterno collo. La palla rimbalza e – deviata da Ederson – inganna Carnesecchi. Il pareggio dell’Atalanta è tutto in una verticalizzazione di Pasalic per Lookman che, in area, approfitta di un misterioso movimento di Tomori (brutto errore di lettura…) e calcia forte sotto la traversa. Ma forte per davvero.<br/><br/><b>LA PARTITA -</b> Nota per chi aveva altro da fare: non è stata sempre una partita equilibrata. Nel primo tempo ha attaccato solo l’Atalanta, che ha creato quattro occasioni prima del pareggio. Minuto 6: colpo di testa di Hien da angolo. Minuto 21: tiro di Ederson. Minuto 23: cross di De Ketelaere, Ahanor salta sopra Tomori ma devia fuori di testa. Minuto 27: Ahanor – ancora lui – approfitta di una palla persa sull’asse Tomori-Ricci ma spreca alzando malamente il mirino. Un dato al 45’ dice parecchio: solo Carnesecchi aveva toccato meno palloni di Gimenez e Leao. Decisamente più equilibrata la partita dopo l’intervallo, soprattutto quando Allegri è passato in due mosse da Leao-Gimenez a Loftus-Nkunku. Il Milan ha rischiato di segnare tre volte tra 20’ e 23’. Prima un bel cross di Bartesaghi con ponte di Loftus-Cheek e provvidenziale chiusura di Kossounou su Nkunku, poi un tiro di Saelemaekers, un minuto dopo una sponda di Bartesaghi per Loftus intercettata da… Fofana. E l’Atalanta? Ha attaccato sempre più del Milan ma è andata vicina al 2-1 solo con un tiro di Zappacosta su cui Maignan è volato alla grande e, appena prima del 90’, con un quasi gol dell’ex di Musah, chiuso da Gabbia.<br/><br/><b>DUE SPUNTI - </b>Due temi, più di tutti, faranno parlare. Un’entrata di Lookman con il piede a martello su Fofana, quando il punteggio era ancora sull’1-0, che Doveri non ha punito nemmeno con il giallo. E la sostituzione per direttissima di Leao al 45’. Non che Rafa abbia fatto molto per rendersi indispensabile, ma con un Gimenez trasparente non era attesa. Mettiamola così: se i cambi fossero stati votati dai tifosi da casa, come ai mitici tempi del reality Campioni, sarebbe andata diversamente.</p></div><div id="m18560-18559-18561">
la partita
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Atalanta e Milan in campo dopo un weekend deludente, chiuso con un pareggio contro Cremonese e Pisa. Sarà comunque una partita importante per le prime posizioni della classifica, con il Milan che inizia la stagione da terzo, l’Atalanta da settima. Il Milan recupera Loftus-Cheek e riporta in campo Tomori dopo il turno di riposo a San Siro. L’attacco poggerà ancora su Leao, in gol nelle ultime due partite. L’Atalanta con Scamacca in cerca di fiducia e la solita abbondanza in attacco. Se vincesse la Dea, arriverebbe a tre vittorie consecutive contro il Milan in campionato, come non capita dal 1941.


